Chi siamo

La All Cut di Paternesi Carlo ha colto l’aspetto imprenditoriale dei vantaggi del metodo del taglio ad acqua offrendolo specificatamente come lavorazione in conto terzi.

La scelta di applicare questa tecnologia in modo quasi esclusivo al lavoro in conto terzi scaturisce da alcune considerazioni. La principale è il fatto che si presta a moltissime categorie di lavoratori, dal marmista al costruttore di macchinari, dall’arredamento alla vetreria. In secondo luogo perché essendo in grado di processare una gamma di materiali pressoché infinita senza dover cambiare utensili, settaggi o metodologie di lavorazione garantisce prontezza e precisione dei risultati senza necessitare di una pausa

  •   Storia
  •   Tecnologia
  •   Funzionamento
E’ nel 2004 che la All Cut acquista il primo impianto di taglio ad acqua ed inizia a promuovere i propri servizi alle aziende operanti nei distretti di Pistoia e Lucca puntando soprattutto sull’accuratezza delle lavorazioni, sulla puntualità delle consegne e sulla giusta interpretazione delle esigenze del cliente.

Un passaparola continuo nel corso degli anni ha consentito all’All Cut di crescere in tutto il territorio nazionale.

Questo incremento di richieste ha permesso nel 2008 l’acquisto di  un secondo impianto dalle  caratteristiche analoghe al primo per riuscire a soddisfare gli ordini della propria clientela in aumento.

Il taglio waterjet è una tecnologia particolarmente interessante poiché utilizzabile con diversi tipi di materiali. Questa tecnica di taglio si caratterizza per non utilizzare alcuna fonte di calore ne utensili da taglio aggiuntivi, offre quindi un vasto campo di applicazioni in diversi settori del mercato: dal semplice intaglio alla realizzazione di complessi disegni.

L’acqua, opportunamente trattata, viene pressurizzata e filtrata. Raggiunge poi, attraverso l’apposito circuito, il cilindro di alta pressione da cui scaturisce. Il gruppo è composto da una pompa elettro-idraulica in cui la pressione dell’olio raggiunge i valori nominali di circa 250 bar, collegata a un pistone a doppio effetto a circuito aperto. Tale pistone diventa una pompante olio-acqua e l’intensificazione (da 250 a 4200 bar) avviene per scambio di energia di pressione dall’olio all’acqua.

 

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